Preghiamo per l’unità dei cristiani, malgrado il tempo di confinamento

La preghiera per l’unità dei cristiani non è ovviamente un’iniziativa dei nostri giorni: i cristiani non hanno mai smesso di pregare, in tanti modi, per la loro riconciliazione. Ma fu nel 1908, negli Stati Uniti, che questa preghiera prese la forma particolare che conosciamo oggi, quella di una “ottava” tra il 18 gennaio (che era la festa della Cattedra di Pietro a Roma) e il 25 gennaio (festa della conversione di San Paolo). Il suo “inventore” è Paul Watson, un prete episcopale che aveva appena creato una comunità religiosa francescana all’interno della Chiesa anglicana americana.

L’unità cristiana, come la immaginava Paul Watson, in realtà significava unità intorno alla sede romana. A metà degli anni Trenta, quando la preghiera per l’unità tra il 18 e il 25 gennaio iniziò a diffondersi nella Chiesa cattolica e nelle comunità anglicane favorevoli all’unione con Roma. Fu padre Paul Couturier che, a Lione, gli diede nuovo impulso: pur mantenendo le stesse date, il sacerdote lionese scelse di parlare di Settimana di preghiera (una settimana di otto giorni!), Un vocabolario percepito come meno cattolico; e soprattutto gli assegna una nuova meta: pregare per l’unità «come vuole Cristo, con i mezzi che desidera».

Quest’anno, con questa particolarità: «Ognuno a casa sua, ma pregando tutti insieme”

In occasione della Settimana dell’Unità 2021 (18-25 gennaio), i cristiani di tutte le chiese del mondo sono invitati a riflettere insieme su un tema comune e sui testi biblici, al fine di rinnovare i loro sforzi e le loro preghiere per riconciliazione e unità dei cristiani. Il tema della Settimana dell’Unità 2021, tratto dal Vangelo di Giovanni, 15, 1-17, è “Rimani nel mio amore e porterai frutti in abbondanza”. Quest’anno, i capricci della pandemia rendono impossibile offrire il consueto programma di eventi della Settimana dell’Unità nella diocesi. Tuttavia, possiamo:

– «per ricordarci a vicenda che crediamo in Dio, il nostro ‘buon pastore’ che ha promesso di essere con noi anche in tempi di crisi», soprattutto in questo momento di crisi globale COVID-19.

E anche tutti possono impegnarsi durante questa settimana in una preghiera ecumenica, «ognuno a casa sua ma pregando tutti insieme».

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