Restauro della cupola di Stella Maris

Da alcuni anni si vedeva il bisogno di un restauro delle pitture interne della cupola di Stella Maris. Il progetto dei lavori sarebbe dovuto iniziare nel 2020, ma, a causa della pandemia, è stato ritardato di 3 anni.  Ora, finalmente, è arrivato il tempo. Il restauro è stato eseguito da Stefania Giovannini che, venuta ex-professo da Roma, il 4 ottobre del 2022 ha dato inizio ai lavori. Ci siamo permessi di farle qualche domanda:

Stefania, potresti dire una parola su te stessa, sui tuoi lavori più significativi eseguiti nel corso degli anni?

Il mio nome è Stefania Giovannini e sono nata a Civitavecchia il 26/12/1964. Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore, ho frequentato, tra il 2002 e il 2009, corsi di studio presso la Lignarius, centro di arte, restauro e antiche tecniche decorative, dove apprendo le varie tecniche dell’affresco, del graffito, delle pitture murali a secco, ecc.

Inizio la mia carriera come pittrice, partecipando a numerose mostre con gallerie, ad esempio la Biennale dell’Agostiniana, il Seraficum, o anche nel Museo Archeologico della Storia, ecc. ho esposto anche con la storica associazione artistica dei 100 pittori di Via Margutta. Nel 2004 mi fu concesso il premio all’arte Adrian Ludwig Richter.

Contemporaneamente ho collaborato con restauratori e scenografi affinando così le conoscenze del dipinto e del restauro conservativo. Durante il mio percorso artistico-lavorativo ho realizzato innumerevoli opere di restauro e decorazione tra cui il Pontificio Collegio Espagnol de San José di Roma, gli archi e la cappella del Santissimo della Basilica di Sant’Eugenio (Roma) interventi di decorazioni e restauro della Presidenza del Ministero dei beni culturali, l’Accademia britannica BSR (Roma), le sale di rappresentanza della Presidenza della Repubblica (sala dei Busti e sala Ricci). Dal 2016 ad oggi sono impegnata nei lavori di restauro della Basilica di Santa Teresa di Avila (Roma).

 Quali interventi si sono resi necessari per intervenire sui dipinti della cupola della nostra Basilica Stella Maris?

Gli interventi che fin da subito si sono resi impellenti hanno riguardato il ripristino della sicurezza delle pitture assieme al recupero della leggibilità. Le operazioni di pulitura sono state mirate in particolar modo alla rimozione dei pesanti ritocchi eseguiti nell’ultimo restauro e nella rimozione del diffuso strato di sporco presente. Contemporaneamente, è stato necessario riasserire gli ampi brani di pellicola pittorica staccati e spesso scagliati, per poi procedere ai ritocchi cromatici eseguiti a mimesi.

Quale difficoltà trovi in questo lavoro compiuto in Israele?

Le difficoltà che si sono manifestate hanno riguardato maggiormente la reperibilità dei materiali, fatti venire dall’Italia per la loro irreperibilità, e per la difficoltà nella comunicazione in un paese la cui cultura del restauro viene principalmente dall’estero e non vanta una forte tradizione locale.

Quale previsione di tempo al momento attuale per finire?

Le tempistiche in un lavoro così delicato non possono mai essere date per scontate, tuttavia, si spera di poter consegnare il lavoro nei primi mesi del 2023.

Potresti dire qualche parola ai pellegrini e visitatori della basilica circa la bellezza e lo splendore della cupola a fine lavori?

Di certo le pitture di Stella Maris costituiscono ormai un punto di riferimento per i pellegrini in visita e per le persone che si prendono cura di questo posto. I colori che si stanno portando alla luce, e in particolare le specchiature dorate, con i loro giochi di luce durante le ore del giorno, rendono queste storie di Sant’Elia una preziosa testimonianza dell’arte dei primi del 900. In particolar modo la tecnica utilizzata, con la pittura impiegata su un intonaco volutamente ruvido, rende maggiormente l’idea del fuoco e delle rocambolesche vicende del santo.

Con il restauro si spera di poter finalmente consentire ai visitatori di poter essere abbagliati dai toni accesi e vividi della cupola di Stella Maris, dissipando la coltre di polvere che ne riduceva la leggibilità.

Grazie, Stefania per il tuo tempo, il tuo lavoro, la tua testimonianza, la tua generosità. Ti ringraziamo di cuore a nome di tutta la comunità.

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